Cibo per lo Spirito (quarta parte)
2 novembre 2001NEL NOME DI ALLAH
Tutte le 114 sure del Corano, tranne una, iniziano con la frase: “Nel nome di Allah, il Clemente, il Misericordioso”. E’ il compito di un musulmano di conoscere la fratellanza dell’uomo e di trattare tutti, sia musulmani che non, come fratelli e sorelle. Tutti i musulmani accettano questa comprensione e carità essendo essi al servizio di Allah. Infatti il Profeta Muhammad (sal) dichiarò:
“Nessun uomo è vero credente a meno che non desideri per suo fratello ciò che desidera per sé. Allah non amerà di quell’uomo che non amerà le creature di Allah. Assisti ogni persona che è oppressa , sia che sia musulmana e sia che non lo sia”
Muhammad (sal) ripetutamente proibì la crudeltà verso gli animali di Allah dicendone nella tradizione popolare attraverso un Hadith: “Chiunque è buono con le creature di Allah, è buono verso sé stesso”.
Similmente, Muhammad (sal) disse ancora:
“Una buona azione fatta verso una bestia è come una buona azione fatta a un essere umano così come una cattiva azione fatta verso una bestia è un atto di crudeltà fatto verso un essere umano”.
E’ inoltre compito di un musulmano badare all’ambiente. Il Corano dice:
“In verità proponemmo ai cieli, alla terra e alle montagne la responsabilità ma rifiutarono e ne ebbero paura, mentre l’uomo se ne fece carico” – Corano 33:72
Consumare prodotti dell’allevamento industriale porta direttamente alla distruzione della Terra e dell’ambiente. Esaurisce la Terra fertile, usa vaste quantità d’acqua e inquina sia la Terra che l’acqua con gli scarichi dei rifiuti. Più del 70% del grano serve a nutrire gli animali d’allevamento. Servono tra le dodici e le 16 libbre di grano per produrre una libbra di carne.
Nutrire gli animali d’allevamento cambia l’uso della terra minacciando la biodiversità attraverso la perdita dell’habitat e il danneggiamento dell’eco-sistema. Il pascolo improprio ha causato un danno ambientale esteso e una degradazione del terreno negli Stati Uniti occidentali. L’erosione del terreno è un problema serio ed è dovuto in maggior parte alla monocoltura del mais e dei fagioli di soia per le industrie agricole collegate agli allevamenti industriali.
L’agricoltura animale contribuisce significativamente al riscaldamento globale. “Scientifican American” ha riportato che l’agricoltura che serve per l’allevamento industriale richiede un uso intensivo di fertilizzanti sintetici rilasciando ossido di nitroso, un fattore dell’effetto serra più forte dell’anidride carbonica. Produrre questa quantità di cibo e riscaldare i capannoni implica l’uso di benzine fossili che emettono anidride carbonica. La decomposizione del concime liquido rilascia grandi quantità di metano nell’atmosfera ed aiuta la formazione dell’ossido di nitroso.
Gli allevamenti intensivi hanno reso l’aria irrespirabile in molte comunità rurali; alcuni residenti devono indossare delle maschere quando sono fuori di casa. Le emissioni di ammoniaca provenienti dal concime si possono depositare sulle piante e nel terreno portando come conseguenza tossicità e perdita di biodiversità. Il concime può accumulare metalli pesanti contaminando raccolti e aumentando i rischi della salute.
Spargere il concime sulla terra può portare alla formazione di nitrati nell’acqua del terreno causando una minaccia alla salute.
Gli escrementi animali hanno causato malattie attraverso la crescita di organismi patogeni nei corsi d’acqua.
Nel giro di due soli anni dal 1995 al 1997 è stato riportata la morte di più di undici milioni di pesci nei corsi d’acqua.
La natura stessa dell’agricoltura animale causa lo spreco delle risorse ambientali così come un uso superiore delle piante commestibili esistenti e dell’acqua. Il fattore centrale di questo problema è che l’umanità non è stata disegnata per consumare prodotti animali. Allah ci ha creato nello stato dell’Eden come erbivori, non come onnivori e certamente neanche come carnivori. Così non dovrebbe essere una sorpresa che quando noi consideriamo i prodotti animali come un fattore normale della dieta umana, allora noi falceremo il raccolto distruttivo delle nostre azioni sia che sia un raccolto di distruzione ambientale o di impoverimento della salute umana e dell’anima.
“Nell’inferno c’è un immenso cilindro come quelli usati per spianare le pietre sulle strade in pavé. Questo rullo è lungo 250 miglia e il fusto dal quale è trascinato è della stessa
lunghezza. Qualcuno sta vicino al fusto con una lunga frusta nella mano e forza le persone a stare sul terreno come pietra sul sentiero. Da 200 a 250, altre persone sono incatenate al fusto e obbligate a tirare il cilindro sopra le persone che stanno sul terreno. Mentre tirano sono frustate. Loro stanno urlando e le persone schiacciate stanno gemendo e piangendo. C’è sangue dappertutto e questo va avanti da mattina a sera. Coloro che sono stati schiacciati riprendono forma nuovamente e sono fatti ridistendere e schiacciare un’altra volta. Sono allora raccolti in un fuoco che brucia alto come una montagna.
Io ho visto tutto ciò, e ho visto persone differenti là: un uomo che aveva macellato una
capra, un uomo che aveva macellato bovini, un uomo che aveva pesato e venduto la carne degli animali. Gli chiesi cosa avevano fatto e loro me lo dissero. Ho visto tutto ciò con i miei occhi” – M.R. Bawa Muhayiaddeen (ra)
[grazie al Popolo di Allah]