Ancora sulla vitamina b12
17 dicembre 2003
La vitamina B12, idrosolubile, è la prima sostanza contenente cobalto, rivelatasi essenziale per la longevità ed è l’unica vitamina che contiene elementi minerali essenziali. Il colore rosso scuro le viene dato dal cobalto.
La vitamina B12 e l’acido folico hanno una relazione particolare nel lavoro di divisione cellulare. La vitamina B12 è conosciuta come “la vitamina energizzante” (nei soggetti carenti, stressati, stanchi o convalescenti). Non può essere prodotta sinteticamente ma deve essere coltivata, come la penicillina, su colonie di batteri o muffe. Le proteine animali sono l’unica fonte in cui la vitamina B12 è presente naturalmente nei cibi in quantità sostanziale. Il fegato ne è la miglior fonte; il rognone, la carne di muscolo, il pesce e i prodotti caseari ne contengono una buona quantità (per ulteriori informazioni e per sapere quali sono gli alimenti ricchi di questa vitamina consulta la tabella sulla composizione degli alimenti).
La vitamina B12 è necessaria al normale metabolismo del tessuto nervoso e partecipa al metabolismo delle proteine, dei grassi e dei carboidrati. E’ strettamente collegata all’azione di quattro aminoacidi, dell’acido pantotenico e della vitamina C. Contribuisce anche a una migliore funzione del ferro nell’organismo e aiuta l’acido folico nella sintesi della colina. La B12 aiuta nel fissaggio della vitamina A nei tessuti dell’organismo, assistendo il carotene nel suo assorbimento o conversione in vitamina A. Assiste anche nella produzione di DNA, il materiale genetico del corpo.
Assimilazione ed immagazzinamento
La vitamina B12 viene preparata per l’assorbimento da due secrezioni gastriche. Viene scarsamente assorbita dal tratto intestinale, a meno che il “fattore intrinseco,” un enzima della mucoproteina, non sia presente. Reazioni autoimmuni nel corpo si possono collegare al fattore intrinseco e possono impedire l’assorbimento di vitamina B12. Lo stesso fattore intrinseco, può non essere prodotto poiché la reazione autoimmune ne impedisce la produzione alle cellule. Anche le operazioni chirurgiche allo stomaco ne impediscono l’assorbimento e rendono necessaria la somministrazione con iniezioni o losanghe.
La vitamina B12 deve essere combinata con il calcio durante l’assorbimento per dare adeguati benefici all’organismo. La presenza di acido cloridrico aiuta l’assorbimento della B12 somministrata oralmente e una tiroide che funzioni adeguatamente contribuisce ad un migliore assorbimento di vitamina B12. Le persone che hanno problemi di assorbimento della vitamina B12, come per esempio quelle che soffrono di asma allergica, possono utilizzare le losanghe da piazzare sotto la lingua o le iniezioni.
Dopo l’assorbimento, la B12 è legata alla siero proteina (globulina) e viene portata dalla corrente sanguigna ai diversi tessuti. Le più alte concentrazioni di vitamina B12 sono riscontrate nel fegato, nei reni, nel cuore, nel pancreas, nei testicoli, nel cervello, nel sangue e nel midollo osseo. Tutti questi organi del corpo sono collegati alla formazione dei globuli rossi.
Molte persone non riescono ad assimilare la vitamina B12. La reale quantità di B12 assorbita dipende dal fattore intrinseco. Se il fattore intrinseco è assente può manifestarsi l’anemia perniciosa. Quando l’assunzione è bassa, dal 60 all’80% di vitamina viene assorbita. Quando le dosi assunte sono alte, l’assorbimento cala al 50-10%.
L’assorbimento di B12 è migliore quando essa viene distribuita in diversi pasti anziché in uno solo. L’assimilazione della B12 sembra decrescere con l’età e con carenze di ferro, calcio e B6: l’assorbimento aumenta durante la gravidanza. L’uso di lassativi impoverisce la riserva di vitamina B12. La vitamina B12 viene distrutta dal calore in soluzioni acide o alcaline.
Per la sua stretta correlazione con l’acido folico, un’associazione delle due vitamine potrebbe portare beneficio in molti casi. Gli alimenti che la contengono sono il pesce, i derivati del latte, le interiora (soprattutto reni e fegato), le uova, il manzo e il maiale. Invece il tofu, la spirulina, i semi, i lieviti e i cereali non sono buone fonti. E’ essenziale consumare alimenti che contengano anche acido folico in quantità equilibrate. (vedi più avanti l’acido folico). Una ricerca approfondita ha dimostrato che le alghe e i prodotti a base di soia fermentata non contengono vitamina B12 utilizzabile.
Dosaggio e tossicità
La richiesta nell’uomo è minima ma essenziale. La dose giornaliera raccomandata di vitamina B12 è di 2 microgrammi per gli adulti e i giovani. Durante la gravidanza bisognerebbe aggiungerne 0,2 mcg e durante l’allattamento 0,6 mcg al giorno. I bambini da uno a tre anni hanno un fabbisogno di 0,7 mcg, dai 4 ai 6 anni di 1,0 mcg, e dai 7 ai 10 anni 1,4 mcg. I neonati sino a sei mesi dovrebbero assumerne 0,3 mcg e da 6 mesi a 1 anno, 0,5 mcg. E’ importante assumere quantità equivalenti di folato.
La somministrazione di acido folico in caso di carenza di vitamina B12 può causare paralisi neurologica e un danno nervoso permanente. Una dieta vegetariana o macrobiotica, è di solito povera di vitamina B12 e alta in acido folico, il che può mascherare una carenza di vitamina B12; in questo caso è consigliabile un’assunzione quotidiana di dosi da 5 a 50 mcg. La vitamina B12 è presente quasi esclusivamente in prodotti di origine animale. I vegetariani che consumano anche le uova non dovrebbero manifestare carenze, gli altri dovrebbero prendere degli integratori. Le iniezioni per via endovenosa possono causare problemi alla pelle che spariscono nell’arco di una o due settimane. Dosi da 500 a 1000 mcg possono essere somministrate sotto forma di losanghe da sciogliere sotto la lingua. Gli alimenti ricchi di vitamina B12 sono le interiora, specialmente fegato e reni, uova, manzo e maiale.
Effetti da carenza e sintomi
Alle persone carenti di vitamina B12 di solito mancano una o più secrezioni gastriche necessarie per il suo assorbimento. E’ comunque dimostrato che la popolazione è generalmente carente. I sintomi della carenza di vitamina B12 possono impiegare dai 5 ai 6 anni per manifestarsi, dal momento in cui il rifornimento dell’organismo da fonti naturali è stato diminuito. Solo uno specialista invece è in grado di riconoscere la carenza di vitamina B12 quando ci sia anche carenza di acido folico. Entrambe le carenze infatti ostacolano lo sviluppo delle cellule ematiche a crescita rapida nel midollo osseo, una disfunzione che causa anemia dei grandi globuli rossi. Talvolta le carenze di vitamine B12 e folato vengono indotte nei malati di cancro per rallentare lo sviluppo rapido delle cellule.
Il 10% degli anziani ha una carenza di vitamina B12 che si manifesta con disturbi neuropsichiatrici. La carenza è generalmente dovuta ad un problema di assimilazione causato da una mancanza del fattore intrinseco. Un difetto delle molecole che trasportano la B12 dal sangue ai tessuti può causare una carenza, anche quando nel siero è presente un buon livello di vitamina B12. Può essere anche il risultato dell’infestazione dell’intestino da parte del verme solitario Batriocefalo lato o di un carico eccessivo di batteri nello stomaco o nell’intestino.
I sintomi di una carenza iniziano con cambiamenti nel sistema nervoso, come ad esempio debolezza e dolore alle gambe e alle braccia, diminuzione dei riflessi e della percezione sensoriale, difficoltà nel camminare e nel parlare (balbuzie), spasmi muscolari, perdita della memoria, debolezza e stanchezza, disorientamento, perdita del tatto o minore percezione del dolore che si manifesta con diversi sintomi e intensità. Anche il bruciore alla bocca è stato attribuito ad una carenza di vitamina B12.
Si è riscontrato che una carenza di vitamina B12 causa al cervello un disturbo simile alla schizofrenia. Questo danno cerebrale può essere rivelato dai seguenti sintomi: bocca dolente, intorpidimento o rigidità, dolori acuti, formicolio o sensazioni di caldo e freddo. Il British Medical Journal (26 marzo 1966) ha dichiarato: “E’ vero che una carenza di vitamina B12 può portare a gravi sintomi psicotici, che possono variare in gravità, da leggeri mutamenti dell’umore, lentezza mentale e difetti nella memoria, a gravi sintomi di carattere psicotico. Occasionalmente, questi disturbi mentali possono essere le prime manifestazioni di una carenza di vitamina B12”.
La carenza di vitamina B12 si manifesta anche con nervosismo, neuriti, cattivo odore del corpo e disturbi mestruali. Se tale carenza non viene diagnosticata agli stadi iniziali, può sfociare in un deterioramento mentale permanente e in paralisi. Quando i sintomi divengono gravi, non cercate di curarli voi stessi. Consultate un medico.
Effetti benefici nelle malattie
Iniezioni di vitamina B12 possono essere utili per curare pazienti affetti da anemia perniciosa, una malattia caratterizzata da un’insufficiente produzione di globuli rossi nel midollo osseo. Iniezioni, invece che dosi orali di B12 sono usate per superare la carenza nei pazienti affetti da anemia perniciosa. La B12 aiuta i globuli rossi ad iniziare a maturare; dopodiché l’intervento di proteine, ferro, vitamina C e acido folico contribuisce a completare lo sviluppo delle cellule. E’ stato dimostrato che la vitamina B12, insieme alla vitamina C, aumenta il tasso di sopravvivenza nei ratti malati di leucemia e di tumori maligni alterando la membrana cellulare in modo da permettere ai linfociti T-helper di attaccare le cellule tumorali.
La vitamina B12 è conosciuta per i suoi effetti positivi sui disturbi del sistema nervoso e del cervello. La sindrome da affaticamento cronico migliora con la somministrazione di dosi di vitamina B12 da 1000 microgrammi, sotto forma di losanghe, che stimolano il metabolismo. La vitamina B12 aumenta l’appetito e dà maggior vigore; migliora i sintomi delle neuropatie causate dal diabete. L’assunzione di vitamina B12, sotto forma di losanghe o iniezioni, accelera la guarigione da herpes facciale o herpes zoster.
Come l’acido folico, la vitamina B12 si è rivelata efficace nel trattamento della sindrome intestinale sprue, accelera il recupero dopo infezioni virali e batteriche e qualche volta il decorso post-operatorio. La vitamina B12 allevia i disturbi neuropsichiatrici e previene la degenerazione mentale.
Il Medical Press ha riportato risultati notevoli utilizzando la B12 per il trattamento dell’osteoartrite, un processo degenerativo delle articolazioni, e della osteoporosi, un ammorbidimento delle ossa (vedi Ricerche eseguite su esseri umani). La vitamina ha anche diminuito i dolori dell’artrite reumatoide e della borsite.
La patologia conosciuta come “ambliopia da tabacco,” un’attenuazione o perdita della vista dovuta ad avvelenamento da tabacco, è stata curata con vitamina B12 indipendentemente dall’interruzione o meno del fumo da parte del paziente. I sintomi sono oscuramenti, mal di testa e presbiopia. Le iniezioni proteggono dai tumori causati dal fumo nei casi di carenza di vitamina B12 e folato, e proteggono anche da allergeni come i solfiti, additivi alimentari che possono causare emicranie, naso che cola, congestione e spasmi bronchiali.
La B12 ha dato sollievo ai seguenti sintomi: aumentata irritabilità nervosa, lieve deterioramento della memoria, incapacità di concentrazione, depressione mentale, insonnia e mancanza di equilibrio. La B12 è stata usata con successo anche nel trattamento di epatiti.
Studi hanno confermato che la B12 migliora il tasso di crescita dei bambini. In esperimenti su animali, la resistenza delle femmine gravide alle infezioni era notevolmente aumentata se veniva somministrata ad esse una dose di vitamina superiore al normale. La vitamina B12 è importante nella riproduzione e nell’allattamento. Aiuta a ridurre gli effetti di lividi e occhi neri. E’ stata usata con successo per sintomi di dopo sbornia, paralisi delle gambe e atrofia del cervelletto. In certe circostanze la B12 può proteggere il fegato da danni causati da ingestione di sostanze tossiche.
Ricerche eseguite su esseri umani
# Vitamina B12 e cancro. La vitamina B12 è stata somministrata a bambini affetti da cancro per vedere se poteva ridurre il tasso di crescita del cancro del sistema nervoso.
Risultati. Su 82 bambini che erano stati trattati con B12, 32 (il 39%) sono sopravvissuti fino a 12 anni di età. Con il trattamento tradizionale, 8 su 25 (32%) sono sopravvissuti. (Archives of Disease in Childhood, Dicembre 1963, riportato in Cancer, 28 Marzo 1964.)
# Vitamina B12 e osteoartrite e osteoporosi. Trentatré casi di osteoartrite e due casi si osteoporosi furono trattati con vitamina B12. Le dosi iniettate variavano tra i 30 e i 900 microgrammi, ma la dose ottimale era di 100 microgrammi alla settimana.
Risultati. Venti pazienti hanno ottenuto dei benefici dal trattamento già nella prima settimana; 7 hanno ottenuto una guarigione completa. Alla fine della seconda settimana, altri quattro hanno mostrato una guarigione parziale. Alla fine della terza settimana tutti i pazienti meno tre hanno mostrato segni di miglioramento. Tre casi di artrite reumatoide non hanno reagito affatto alla vitamina. (Medical Press, 12 Marzo 1952, come riportato in Rodale, The Encyclopedia for Healthful Living, pag. 942.)
# Vitamina B12 e confusione mentale. Un paziente di 76 anni soffriva di malattie legate ad un malfunzionamento della circolazione sanguigna e del cuore. Egli aveva difficoltà nel camminare a causa di dolore alle gambe, e mostrava segni di grave depressione e confusione mentale. Alla fine egli crollò sotto una polmonite e una sciatica, con un forte dolore alle gambe. Il dott. Grabner gli prescrisse 400 microgrammi di vitamina B12 per iniezione al dì.
Risultati. Dopo la quarta iniezione il paziente mostrò un atteggiamento più rilassato e il suo stato di confusione era migliorato. Dopo due settimane, il dosaggio fu ridotto a 200 microgrammi al giorno; e alla fine il paziente riceveva 200 microgrammi due volte alla settimana. Il dottore descrisse le sue condizioni fisico mentali come buone. (dott. Grabner, “Münchener Medizinische Wochenschrift,” Munich Medical Weekly, 31 Ottobre 1958, come riportato in Rodale, The Encyclopedia for Healthful Living, 1970, pag. 946.)
# Vitamina B12 e borsite. Furono somministrati 2000 microgrammi di vitamina B12 per iniezione a soggetti sofferenti di ogni tipo di borsite. Le dosi furono somministrate giornalmente per tre settimane e, in seguito, una o due volte la settimana per 2 o 3 settimane, secondo le osservazioni cliniche.
Risultati. Fu notato un rapido miglioramento in ogni caso. I depositi di calcio, se presenti, si riassorbirono, e non vi furono effetti collaterali o tossicità. Il dott. Klemes ha asserito che in un periodo di 5 anni, solo 3 pazienti non risposero alla terapia con Vitamina B12 per il trattamento della borsite. (dott. I. S. Klemes, Industrial Medicine and Surgery, Giugno 1957, come riportato in Rodale, The Encyclopedia for Healthful Living, pagg. 108-110).
[Tratto da “Almanacco della Nutrizione” di Gayla J. Kirschmann e John D. Kirshmann edito da
Alfa Omega Editrice]