I carotenoidi contro l'ictus
10 giugno 2004Alti livelli nel sangue di carotenoidi, antiossidanti presenti in frutta e verdura, potrebbero ridurre il rischio di ictus.
L’80% degli ictus è di natura ischemica, mentre il 20% è di natura emorragica. L’ictus ischemico si verifica quando un grumo ostruisce un’arteria del cervello, e il rischio di essere colpiti da tale forma di ictus è del 40 per cento più basso negli uomini con livelli elevati nel sangue di carotenoidi, rispetto a coloro che hanno livelli più bassi.
È quanto è emerso dallo studio Physicians’ Health Study, pubblicato sulla rivista Stroke e condotto su più di 22.000 medici maschi, seguiti fin dal 1982. Un periodo di 13 anni, durante i quali 297 di loro sono stati colpiti dall’ictus ischemico.
I ricercatori hanno misurato i livelli, nel sangue dei partecipanti, di vari antiossidanti. Hanno osservato l’elevato rischio di ictus ischemico negli uomini con più bassi livelli di tre carotenoidi: l’alfa-carotene, il beta-carotene e licopene.
I carotenoidi sono molecole che il corpo converte in vitamina A e che conferiscono il tipico colore vivo alle carote, alle pesche, all’anguria ed altri tipi di frutta e verdura, oltre ad essere ingrediente tipico degli integratori di vitamine.
Jing Ma, professore di medicina dell’Harvard Medical School, precisa che lo studio non aveva lo scopo di valutare anche la fonte dei carotenoidi con tale effetto protettivo, ma molto probabilmente, secondo Ma, quella proveniente dagli alimenti è la più efficace.
Ai partecipanti allo studio è stato chiesto di non assumere integratori, ed è probabile che ciò abbia consentito di valutare l’effetto solo dei carotenoidi provenienti da frutta e verdura.
Non è possibile affermare, secondo i ricercatori, se siano i carotenoidi i responsabili dell’effetto protettivo, oppure altre sostanze nutrienti della frutta e della verdure non oggetto di misurazione.
La prova definitiva che siano i carotenoidi ad avere l’effetto positivo sulle arterie non c’è ancora, ma fra alcuni anni ci saranno conclusioni più precise.
Nel frattempo, però, i risultati dello studio confermano la tesi sostenuta dall’American Heart Association, secondo la quale la dieta dovrebbe essere la fonte di antiossidanti e non gli integratori. Quindi occorre non dimenticare mai di mangiare spesso frutta e verdura ricca di antiossidanti, e per essere sicuri di questo ci si può far aiutare dal colore arancione o giallo che contraddistinguono i vegetali ricchi di carotenoidi come carote o albicocche, ma sono compresi anche spinaci e patate dolci.
[da italiasalute.it]