Fagioli anziche' carne nelle mense degli Asili Nido
31 ottobre 2005Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana plaude alla scelta del prof. Scapagnini di sostituire la carne con legumi nella mensa degli asili nido di Catania.Le diete a base di cibi vegetali adeguatamente pianificate (come certamente qualunque serio nutrizionista è in grado di fare) soddisfano i fabbisogni nutrizionali dei bambini nella prima e seconda infanzia, promuovono una crescita normale e possono essere d’ausilio nello stabilire sani schemi alimentari, validi per tutta la durata della vita.
Tali diete offrono infatti molteplici vantaggi sul piano nutrizionale (ridotti contenuti di acidi grassi saturi, colesterolo e proteine animali, a fronte di più elevati contenuti di carboidrati, fibre, magnesio, potassio, acido folico ed antiossidanti, quali ad esempio le vitamine C ed E e le sostanze fitochimiche), che possono contribuire alla prevenzione delle principali malattie cronico-degenerative (malattie vascolari secondarie a arteriosclerosi e ipertensione, cancro e diabete), responsabili di oltre tre-quarti delle morti.
L’assunzione di carne nelle quantità attualmente propagandate come “sane” rispetta solo gli interessi di chi la produce ma non di chi la consuma: essa è infatti dannosa per la salute, in quanto tra i principali responsabili di queste malattie, che cominciano a svilupparsi già nel bambino, compromettendo pesantemente la salute di fasce sempre più giovani della popolazione.
L’eliminazione della carne a favore dei legumi, che Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana auspica possa essere il primo passo verso un maggior consumo di cibi vegetali nelle scuole, permetterà non tanto un modesto vantaggio venale nei costi di fornitura delle mense, ma si tradurrà in importanti vantaggi per la salute dei bamnini.
I genitori, quindi, ben lungi dal preoccuparsi per questa decisione, dovrebbero esserne felici per i propri, fortunati bambini: da studi recenti, il consumo di legumi risulta infatti essere uno dei principali fattori positivi correlati alla longevità.
Da oltre vent’anni gli studiosi di Nutrizione Vegetariana considerano la dieta vegetariana bilanciata (in tutte le varianti compresa la variante vegana) nutrizionalmente adeguata, cioè non a rischio di procurare carenze. Negli ultimi anni le più prestigiose Associazioni internazionali di Nutrizionisti hanno inoltre sancito che le diete vegetariane apportano benefici per la prevenzione e il trattamento di alcune patologie, nella fattispecie le malattie croniche più diffuse e mortali.
Per mantenersi sani, Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana, in accordo con i dati provenienti dalla letteratura scientifica internazionale, raccomanda di consumare prevalentemente cibi vegetali in modo variato e allo stato naturale, limitando/eliminando i cibi animali, nutrizionalmente non necessari e potenzialmente dannosi per la salute.
[da italiadonna.it del 31 ottobre 2005]