Arriva una crema anti-età al pomodoro biologico
3 dicembre 2005
Il sistema di estrazione dai frutti di essenze “nobili” è stato messo a punto da un team di ricercatori dell’Istituto di scienze delle produzioni alimentari (Ispa) del Consiglio Nazionale delle Ricerche.Le virtù del pomodoro sembrano davvero infinite. Lo sanno bene i ricercatori del Cnr che dopo averne sfruttato le bucce per buste ecologiche, ora utilizzano la polpa per creme di bellezza anti età con un metodo assolutamente innovativo.
Le sezioni di Bari e Lecce dell’Istituto di scienze delle produzioni alimentari (Ispa) dell’Ente, in collaborazione con l’università di Lecce e con la società Pierre Chimica, hanno messo a punto un processo per estrarre il licopene puro responsabile per l’85% del colore rosso del pomodoro, ma anche dell’anguria, del pompelmo rosa, dell’uva e della papaia.
Questa sostanza è stata estratta da pomodori coltivati in un campo sperimentale a Lecce, ma sopratutto nel Metaponto, senza utilizzare alcun solvente organico.
Si tratta, quindi, di un prodotto a tutti gli effetti biologico, come tengono a sottolineare dall’Istituto, che viene utilizzato nelle creme contro l’invecchiamento della cute perché solubile nei grassi e non nell’acqua.
”Il processo di produzione inizia dal pomodoro fresco che – spiega Giuseppe Zacheo ricercatore dell’Ispa-Cnr di Lecce – viene separato da semi, componenti fibrose e acqua, omogeneizzato e trasformato in un concentrato disidratato in condizioni controllate e ridotto in polvere; il tutto viene poi trasferito nell’impianto pilota e sottoposto ad estrazione con CO2 supercritica”.
Si tratta di un principio fisico particolare, secondo il quale gas sottoposto a pressione sufficientemente elevata e ad una certa temperatura (la cosiddetta condizione supercritica appunto), può liquefare e quindi essere utilizzato come solvente per l’estrazione di principi attivi e essenze naturali vegetali, senza rilasciare alcun residuo perché evapora.
Il succo di pomodoro così ottenuto si presenta come sospensione lipidica, rosso rubino, con quantità di licopene variabili tra l’1% e il 5%. Si tratta di un prodotto assolutamente privo di solventi e si differenzia nettamente da quelli ottenuti per sintesi chimica o mediante estrazione classica dove si usano solventi organici come il metanolo ad esempio, che risultano invece dannosi.
L’estratto contiene inoltre costituenti naturali “nobili” come fosfolipidi, tocoferolo, acidi grassi poliinsaturi, altri carotenoidi, importanti sia per l’attività antiossidante aggiuntiva, sia per l’assorbimento del licopene e per il suo trasferimento nei tessuti cutanei.
La crema, assicurano dall’Istituto è innovativa, assolutamente naturale e priva di qualunque tossicità e di facile conservabilità, caratteristica indispensabile per debuttare con successo nel mercato della cosmetica.
Il prototipo della apparecchiatura per l’estrazione, disegnato e messo a punto solamente da mani italiane e che potrà essere utilizzato non solo per il pomodoro, ma per tutte le piante olaeginose, è costato quasi tre anni di ricerca e vedrà definitivamente la luce nel corso del prossimo anno.
[da newton.corriere.it del 1 dicembre 2005]