Sai Baba sul vegetarismo
17 ottobre 2006Categoria : Spiritualità e religioni
Tag : sai baba, stammi, stefano momentè, vegan, vegetarismo
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Anche Swami ha parlato molte volte di Vegetarismo. Per Vegan Italia ho scelto due brani, tratti, rispettivamente, dai Discorsi e da “Sai Baba parla all’Occidente”. Sai Ram.
Alcuni dicono: “Voi siete vegetariani; ma quando tagliate le verdure esse soffrono!”
Per la verità, le verdure non sono sensibili alle azioni che compiamo su di loro. Solo l’uomo, infatti, è composto dai cinque involucri: Annamaya kosha (corpo fisico); Pranamaya kosha (copro dell’energia vitale); Manomaya kosha (corpo mentale); Vijnanamaya kosha (corpo della saggezza), Anandamaya kosha (corpo della beatitudine). Le verdure, gli alberi, insomma, tutto il regno vegetale, è composto solamente dal prana, dall’energia vitale (Pranamaya kosha) ma non dalla mente; non possedendo il corpo mentale (Manomaya kosha), i vegetali non soffrono. E non è tutto. Non possiedono nemmeno Vijnanamaya kosha, l’involucro della Saggezza.
Quando tagliamo della verdura o della frutta, esce dell’acqua. Qualcuno potrebbe pensare: “Cielo! Il vegetale sta piangendo perché lo sto tagliando! Sta versando lacrime!” Ma quella non è altro che semplice acqua, non lacrime di dolore. C’è dolore, infatti, solo quando c’è un cervello, una mente, e lo stesso vale per la felicità. Solo colui che ha la mente, può provare beatitudine. Gli esseri umani hanno la mente. Anche gli animali, gli uccelli e le bestie hanno la mente; vermi ed insetti hanno una mente, mentre il regno vegetale possiede solo l’involucro dell’energia vitale, ma non quello della mente. Di conseguenza, non c’è ragione di pensare che si infligga della sofferenza a ciò che non ha mente, ed è ovvio che non ci sia in questo caso violenza. Un essere privo di mente non soffrirà mai.
La cultura di un popolo si riconosce, tra l’altro, dai suoi riti, cioè dai suoi modi.
La riconosci anche dalle sue abitudini alimentari. Le abitudini alimentari di molti popoli sono piuttosto spaventose. Presso molti non vi è quasi un piatto senza pesce o carne.
La cucina vegetariana per molti è ancora qualcosa di esotico.
Rifletti sempre: tu diventi ciò che mangi.
Con il cibo si immettono così tante sostanze nel corpo, che mi meraviglia che innumerevoli persone si preoccupino così poco di quello che mangiano.
Chi mangia carne sviluppa qualità animalesche e dolori.
Inoltre, nel suo sviluppo spirituale, non può uscire da un certo livello.
Se qualcuno ritiene diversamente, dimostra solo di non conoscere le grandi interdipendenze.
Considerata sotto questo aspetto, la cultura di un popolo si esprime specialmente nella sua cucina.
Un popolo che ritiene naturale la cucina vegetariana, io lo ritengo altamente sviluppato.
Il cibo vegetariano si diffonderà sempre di più.
La consapevolezza aumenterà, la mentalità cambierà fondamentalmente.
Ora molti popoli si trovano in un vicolo cieco.
Un fondamentale cambiamento del pensiero, a tutti i livelli, incluse le abitudini alimentari, sarà la loro salvezza. Deve avvenire presto, perché resta solo poco tempo.
Stefano Momentè
Vero? QuI ognuno si sente in diritto di dire qualsiasi cosa…
E nemmeno tu, se qualcuno ti dice che ultimamente stai provocando in tutti i modi possibili e immaginabili…
Prova a guardarti un po’ dentro, va 😕
parlando di Sai Baba qualcuno sa se l’incenso da bruciare (i bastoncini) sono naturali? La confezione blu con su Sai Baba e che cosa contengono? 🙄