L’origine del Veganismo
La parola ”vegan”, che ha assunto anche il significato di vegetariani radicali, fu coniata da Donald Watson (morto il 16 novembre 2005, a 95 anni) e da Elsie Shrigley nel novembre 1944, quando a Londra fondarono l’associazione Vegan Society. Inizialmente gli iscritti alla Vegan Society furono 25, mentre oggi sono circa 5.000. Si stima che solo in Gran Bretagna i vegani siano 300 mila. In 60 anni di storia, il veganismo, secondo fonti dell’associazione, avrebbe fatto almeno 4 milioni di proseliti nel mondo.
Il veganismo fu presentato da Watson come uno stile di vita non violento, che elimina lo sfruttamento, la sofferenza e l’uccisione degli animali. I vegan mangiano infatti vegetali e non carne, uova o latte; indossano indumenti di cotone e sintetici e non pelle, seta, lana o pellicce; usano prodotti vegetali e sintetici ma non di origine animale ne’ testati su di loro. Spettò proprio a Donald Watson scrivere a macchina il programma della nascente associazione in quel novembre del 1944, in una piccola stanza di Evesham Road. Quel programma venne poi stampato e diffuso come il primo numero di ”Vegan News”.
Nei suoi scritti teorici, Donald Watson spiegava che si diventa vegan per risparmiare la vita agli animali ed eliminare la loro sofferenza; per proteggere e conservare l’ambiente; per nutrire un numero molto maggiore di persone in tutto il mondo; per migliorare la propria salute.
La Vegan Society – che ha affiliazioni in numerose nazioni – sostiene la scelta di migliaia di vegan in tutto il mondo con libri, giornali (il trimestrale ”The Vegan”), video ed organizzando un ricco sito web; promuove inoltre un marchio commerciale, utile ad identificare i prodotti coerenti con la scelta vegana ed una rete di associazioni locali e punti di contatto in vari paesi.